{ attenzione: il post è lievemente spoileroso rispetto al volume 70 di ONE PIECE }

L’ho già scritto tante volte, ci torno di nuovo sopra.
Il problema di dover tradurre un fumetto volume per volume, specie quando la storia è complessa e composta di rimandi e indizî cumulantisi.
È un grosso problema. Se ci torno è perché continua a sembrarmi lo si sottovaluti.
È un caso particolare del più generale problema della dipendenza dal contesto.
Ho l’impressione che chi non ha pratica di traduzione sia spesso convinto che il significato stia interamente nel testo, nella frase, se non nella singola parola, e il contesto non esista.
Ti presentano la frase priva di contesto e ti chiedono: “Cosa significa?”
Il testo senza contesto è spesso irriducibilmente ambiguo, e ovviamente le ambiguità non sono isomorfe tra lingue diverse. La traduzione non può essere decisa senza il contesto.
Gli esempî classici sono noti: “La paura del nemico era grande”, “una vecchia porta la sbarra”…
Tra l’altro questi sono i limiti contro cui sbattono tutti i traduttori automatici.

Quando si traduce, più contesto si ha e meglio è.
Ma se il contesto è rinviato a capitoli e volumi successivi, quelli ancora dentro la testa dell’autore?

Ad esempio è quello che succede nel volume 70 di ONE PIECE.
In una vignetta viene nominato un certo Jakku (ジャック).
Le probabilità sono molto alte che stia per l’inglese “Jack”. Notare: già qui parlo di probabilità, non di certezza.
Diamo per buono che sia “Jack”.
Viene nominato in una sola vignetta, in una sola frase, e non viene detto altro. Non entra in scena. È un individuo? Probabilmente sì. È una società, un’organizzazione? Può essere, ma meno probabile.
Diamo per buono che sia un individuo.
Ora il problema è: si tratta di un nome proprio o di un nome comune usato a mo’ di soprannome?
C’è una differenza, perché se si trattasse di un soprannome, è molto probabile che il riferimento sia alle carte da giuoco.
Già in precedenti volumi di ONE PIECE ci sono stati rimandi alle carte da giuoco, ma di recente si sono fatti ancora più fitti. Abbiamo avuto il Joker, perché dunque non un Jack?
Ma se fosse così, il soprannome vorrebbe l’articolo.
Quindi la scelta dev’essere se tradurre quell’unica frase in cui è nominato con “Informa Jack” o con “Informa il Jack”. Ed è una scelta che, ora come ora, non può che essere fatta alla cieca o quasi.
Una volta scelto “il Jack”, la tentazione potrebbe essere quasi di ricorrere al termine italiano: “il Fante”.
In effetti, Personalmente gli anglicismi li preferirei evitare. Ma in questo caso il termine italiano è poco consigliabile.
Intanto mi pare che nell’uso comune per la carta da giuoco il termine di “fante” stia perdendo terreno rispetto a “jack”.
Ma soprattutto, l’assenza di un qualunque contesto potrebbe indurre il lettore a pensare al significato generico del termine: “Informa il Fante”. Un soldato di fanteria? Il funzionario di qualche organizzazione? Il possibile rimando alla carta da giuoco rischia di non venir colto con immediatezza, a maggior ragione per l’impossibilità, nel fumetto, di utilizzare le maiuscole (non si cogliere che non è “il fante”, ma “il Fante”).

OnePiece_Kaido

L’unica immagine finora comparsa nel fumetto che ritrae ufficialmente Kaido

Si potrebbero fare considerazioni simili per Kaido, ma qui le ipotesi si fanno molto più azzardate. Inoltre il nome “Kaido” è ormai attestato, quindi quanto segue è un puro esercizio teorico.
La domanda è: Kaido è davvero un nome proprio?
Giusto nel volume 70 finalmente salta fuori un epiteto anche per Kaido (sul quale vedi sotto). Ma questo non è risolutivo: nel Mondo di ONE PIECE ci sono personaggi che hanno più di un soprannome.
Quindi non è detto, ma non è escluso che più avanti salti fuori che Kaido non è un nome proprio.
Ma perché questo sospetto? Perché “Kaido”, be’, come suono è davvero molto giapponese.
Inoltre, già nel volume 66 “Kaido” è nominato insieme ad altri due Imperatori, entrambi citati per soprannome: “Big Mom” e “il Rosso”. E tutti e tre i nomi sono posti tra virgolette.
Insomma, qualche indizio a favore del soprannome c’è.
E basta una breve ricerca in rete, per verificare che la domanda se la sono posta gli stessi lettori giapponesi. C’è persino chi ipotizza, forse con un volo di fantasia, che “Kaido” sia sì un nome, ma il suo suono nipponico suggerirebbe che il personaggio provenga dal Regno di Wa.
“Kaido” però è scritto in katakana e, fosse davvero un soprannome, attualmente non c’è modo alcuno di decifrarne il significato…
Quindi, se anche per ipotesi lo si fosse voluto tradurre, non c’era comunque alcun appiglio che suggerisse come.

OnePiece_Kaido2

La nuvoletta a destra nomina “Il Rosso”, “Big Mom” e “Kaido”: tutti e tre soprannomi?

Tutt’altra questione, invece, è quello che si sa essere un effettivo soprannome di Kaido.
Qui la domanda è: come renderlo?
Nel volume 70 si scopre che il grande pirata in giapponese viene chiamato Hyakujū no Kaidō (百獣のカイドウ).
Superficialmente questo hyakujū sembrerebbe significare “cento bestie”. Le cose stanno un po’ diversamente.
Il “cento” è un numero che in giapponese può significare generica abbondanza. Si usa anche in italiano: “una ne pensa, cento ne fa”, “ripeterlo cento volte”. In italiano però è usato anche, e forse maggiormente, il mille: “avere mille risorse”, “mille grazie”, e così via. “Mille bestie” mi pare renda maggiormente una generica abbondanza, rispetto a “cento bestie”.
Non solo. Hyakujū non indica solo “tanti animali”, ma anche “tutti gli animali”, “tutti i tipi di animali”.
Ad esempio all’espressione italiana “re degli animali”, riferita al leone, in giapponese corrisponde proprio “re delle cento bestie” (百獣の王). In giapponese il re degli animali è il re “delle cento bestie”.
Ovviamente se in un testo giapponese il leone venisse citato con questa epressione, in italiano sarebbe non solo legittimo ma anzi doveroso mettere “re degli animali”.
Quindi anche nel caso di Kaido credo sia legittima un’operazione analoga.
Stante la natura ancora assai misteriosa del personaggio, tuttavia, resta un problema: non è chiaro se le “cento bestie” sia un complemento di specificazione o abbia una funzione esplicativa; cioè non è chiaro se significhi “Kaido, il quale è tutti gli animali” (ha forse dei poteri di trasformarsi in ogni tipo di bestia?), oppure “Kaido, che comanda su tutti gli animali”.
Gli esilissimi indizî finora dati dal fumetto non consentono di propendere per una delle due ipotesi: sappiamo che Kaido comanda un’armata di individui dotati di poteri animaleschi; ma sappiamo anche che forse egli stesso non è umano.
E potrebbe benissimo darsi che l’ambiguità dell’appellativo sia voluta.
In ogni caso, il rimando alla signorìa del leone mi sembra suggerisca già un possibile adattamento.
Ovviamente, come sa chi legge ciò che ho scritto in passato, l’adattamento di ONE PIECE non è mia responsabilità.
In ogni caso nella traduzione del volume 70, oltre a segnalare in breve tutte queste considerazioni, ho proposto “Kaido Signore degli Animali”, che mi pare salvi i rimandi sottesi all’espressione e sia anche abbastanza generica da evitare brutte sorprese da future rivelazioni.