{ post che temo sarà comprensibile solo ai (e interessante per i) più accaniti lettori di One Piece… }
Ogni tanto… no, in realtà lo faccio spesso: sbirciare di soppiatto nei forum cosa si dice su quel che traduco.
Per alcuni fumetti i commenti si limitano, appunto, al fumetto: m’è piaciuto, non m’è piaciuto, bella storia, orrenda, questo personaggio lo odio, questo lo lovvo, non vedo l’ora di sapere come va a finire, disegni spaziali, lo disegnavo meglio io, ma cosa si fuma l’autore, ecc ecc.
Per altri fumetti, invece, i lettori si producono in esami al microscopio su ogni singola lettera tradotta.
E devo forse dire qual è il fumetto con l’edizione italiana più strettamente sorvegliata dai suoi lettori?…
Assistendo ad alcuni dibattiti mi verrebbe pure voglia di intervenire: a volte vedo discussioni che si aggrovigliano tragicamente quando per sbrogliarle basterebbero solo una o due puntualizzazioni ben assestate da chi ha presente il testo originale.
A volte ho avuto la tentazione di iscrivermi a qualche forum in questione, ma poi ho rinunciato: forse sarebbe presa come una forma d’invadenza spocchiosa e indebita.
Però l’impulso a risolvere certi punti dubbî resta. E un qualche scambio d’informazioni coi lettori va cercato, per ridurre anche di poco la verticalità tra chi produce e chi fruisce; sarebbe comunque utile per tutti e quindi, in ultima istanza, anche per i fumetti che si traducono.
E allora, eccomi a scriverne qui.
Così ne approfitto anche per divagare (tanto per cambiare!), questa volta su una difficoltà tipica del tradurre fumetto su cui mi pare di non avere ancora scritto nulla.
È una difficoltà forse molto sottovalutata, e affligge tipicamente il fumetto nipponico, i cui titoli procedono per serializzazioni di decine e decine (e decine e decine e decine) di volumi.
Questo problema, difatti, non riguarda le opere autoconclusive, quelle in volume unico.
Inoltre finché la storia, anche se lunghissima, è lineare, il problema non si pone più di tanto. Ancor meno se è episodica.
I grattacapi, i grossi grattacapi, cominciano quando la storia non è lineare.
Il problema sono i riferimenti e le allusioni agli eventi futuri, o a tutte quelle parti della storia, passate presenti future, che l’autore si riserva di svelare pian piano, a spizzichi e bocconi, per poi stupire i lettori con rivelazioni e colpi di scena improvvisi ma preparati da indizî sparsi.
Il problema sono gli indizî sparsi nei dialoghi, il problema è come tradurli.
Perché, essendo indizî, sono volutamente ambigui. O meglio, in realtà sono chiari, chiarissimi, ma diventano tali solo dopo, a posteriori, quando il procedere della storia ne rivela quel significato che inizialmente sembrava tanto oscuro, e si torna indietro con illuminato stupore pensando “Ecco cosa voleva dire!”.
Il problema è che per tradurre in maniera sensata questi indizî allusivi bisognerebbe sapere in anticipo a cosa si riferiscono; altrimenti il rischio è di prendere delle enormi cantonate, inconsapevoli per giunta, che emergeranno solo in seguito, quando il senso dell’indizio sarà svelato. E così, tra l’altro, la rete di rimandi che struttura l’opera non lineare, una volta tradotta, risulterà indebolita, e indebolita l’opera stessa, che sulla rete dei rimandi si basa.
Ora, se il fumetto fosse già bello che concluso, basterebbe leggersi in anticipo tutti i volumi e a quel punto procedere a tradurre dal primo. Avere una panoramica completa dell’opera disinnesca tantissimi possibili errori di traduzione (anche quelli non basati sui rimandi). Tradurre volume per volume, uno alla volta e senza sapere nulla o quasi nulla di quelli successivi, a volte è quasi come procedere su un campo minato.
Spesso però, specie quando il fumetto conta decine e decine (e decine e decine e decine) di volumi, manca il tempo materiale per leggerseli tutti prima di attaccare a lavorare quello iniziale.
Oppure è lo stesso editore italiano a non avere tutto il materiale sùbito a disposizione.
Oppure, e anche questo accade spesso, semplicemente la pubblicazione in patria è ancora in corso, e il contesto che darebbe il giusto senso agli indizî esiste ancora soltanto nella mente dell’autore (e forse neanche in quella, se l’autore è uno di quelli che procedono senza pianificare…).
Insomma, dover tradurre procedendo volume per volume, quindi quasi a tastoni, accade più spesso di quanto sarebbe auspicabile.
Passiamo a un esempio concreto che chiarirà cosa intendo. Che poi è di questo che volevo scrivere.
Ovviamente ho in testa One Piece.
Nei mesi scorsi ho tradotto One Piece Green, uno dei databook, pubblicato ormai un mesetto fa.
Il ciccioso volume riporta parecchie vignette tratte dai primi sessanta numeri del fumetto, qui accompagnate da didascalie più o meno esplicative.
Nel tradurre mi era stato detto di confrontare queste vignette coi volumi già pubblicati in italiano e segnalare eventuali discrepanze per poterle, all’occasione, farle correggere.
La vignetta che ho in mente si trova verso la fine del volume 45. In One Piece Green è riportata a pagina 258.
C’è Ace che si rivolge a Barbanera. Nel volume 45 (edizione bianca) la sua frase era stata così tradotta: “Hai girovagato il doppio di uno normale, quindi credo capirai la situazione…”
Secondo me questa traduzione non era corretta. Anche perché, nella didascalia di One Piece Green viene detto chiaramente che questa frase è un indizio riguardante il segreto di Barbanera, cioè la sua inusitata e (per ora) inspiegata capacità di assimilare più di un frutto del diavolo.
Credo che chi abbia tradotto la frase ai tempi del volume 45 sia in larga parte scusabile proprio perché come frase di primo acchito non sembra proprio un indizio. E in fondo è la natura degli indizî, specie quelli più sottili, assumere la maschera della banalità per farsi cogliere solo dai più attenti, o per sfuggire a chiunque e rivelarsi solo in seguito. Ma questo discorso l’ho già fatto più sopra.
Certo, la frase di Ace, in giapponese, un che di strano ce lo ha. Ma quando si trova una frase che suona strana, la regola vuole che la si interpreti e traduca nel senso più semplice e normale, cioè quello più probabile, non in quello più particolare e improbabile, senza quindi ipotizzare astrusi significati nascosti.
Però… c’è un però. Nella frase di Ace alcune parole sono affiancate da dei puntini: questi puntini sono la versione giapponese della sottolineatura. E sono un segnale, con cui l’autore dice: attenzione!, questa è una frase particolare, non è come le altre, contiene dei sottintesi… anzi, probabilmente è un indizio.
E difatti questa frase lo è, come poi chiarito in One Piece Green.
Quindi va tradotta con la massima accortezza. Da una parte si deve cercare di mantenere la massima aderenza al significato originale e riprodurlo, per quanto questo significato possa sembrare strano: sarà il proseguio della storia, si auspica, a illuminarlo. Dall’altra, per quanto possibile, è meglio scegliere una traduzione che non sia troppo precisa, ma ampia e comprensiva, in modo da salvaguardarsi da possibili contraddizioni con le rivelazioni a venire. Sperando di far tutto per bene, perché in casi del genere non si possono avere certezze.
Scendendo nei dettagli…
Riporto qui la frase in giapponese (la parte in grassetto è quella evidenziata in originale):
人の倍の人生を歩んでるお前がこの状況を理解できんわけがねェ
hito no bai no jinsei o ayunderu omae ga kono jōkyō o rikai dekin wake ga nee
Credo che l’inghippo, nella vecchia traduzione di questa frase, stia in due punti.
Intanto il tempo del verbo. Era stato tradotto al passato (“hai girovagato”). Ora, è vero che da questo punto di vista il giapponese è spesso ingannevole. Senza perdermi in ulteriori minuzie tecniche, basti sapere che per un italiano non è sempre così immediato se il giapponese sta parlando di un’azione conclusa o in corso. Chi sa un po’ di giapponese capirà benissimo a cosa mi riferisco.
Bene, personalmente ritengo che in questo caso la frase indica un’azione in corso, cioè un’azione presente.
Secondo punto. È usato un verbo che significa “camminare”, “percorrere” (quindi, a volere, anche “girovagare”), ma qui secondo me ha un significato metaforico. Che, tra l’altro, esiste anche in italiano: letteralmente l’espressione usata da Ace significa “percorrere la propria vita”, “trascorrere la propria vita”, cioè, più brevemente “vivere”.
Su un forum ho letto una sorta di interpretazione deflattiva: Ace intende semplicemente che Barbanera la sa lunga, perché ha vissuto il doppio dei suoi anni, ha il doppio di esperienza. Questa interpretazione secondo me non funziona intanto perché la frase non indica un evento passato, ma in corso, in secondo luogo perché Ace non fa un confronto tra la propria vita e quella di Barbanera, ma tra quest’ultima e quella della gente in genere, ma infine e soprattutto perché la frase in originale è evidenziata dai famosi puntini, cioè non è una frase come le altre, non può essere interpretata in senso comune e banale, ma è una frase che nasconde qualcosa.
E se si pensa alla particolare facoltà di Barbanera, cioè di assimilare e detenere al contempo i poteri di due frutti del diavolo, un senso, per quanto ancora opaco, la frase comincia ad assumerlo.
Ovvero, se un individuo può acquisire i poteri di un solo frutto del diavolo, Barbanera ne può ottenere due in quanto individuo “doppio”, in quanto, in qualche modo, dotato non di una vita sola, ma di due vite contemporaneamente.
Che Barbanera possa assimilare due frutti del diavolo, nel volume 45, ovviamente era ancora del tutto ignoto, almeno per il lettore. Lo si sarebbe appreso ben quattordici volumi dopo.
Ma quale sia il senso preciso della “doppia vita” di Barbanera, e da dove provenga la sua facoltà, questo per ora resta avvolto nell’oscurità, e nemmeno si può ipotizzare quanto si dovrà attendere per saperne qualcosa di più.
Tamakatsura ha detto:
Domanda: ma se ci si trova alle prese con un autore che non pianifica e che sparpaglia svariati indizi senza poi svilupparli tutti, come si fa a riconoscere quelli topici dagli altri, e come si può intuire che valore narrativo avranno nell’economia complessiva della storia?
Non so se sia una domanda a cui si possa rispondere; ma da appassionata di storie non posso fare a meno di pormela.
Yupa ha detto:
{ spero di aver capìto bene la domanda… }
Se si tratta di un’opera che si ha già tutta a disposizione, e quindi si può verificare ciò che l’autore sviluppa e ciò che dimentica e perde per strada, secondo me a quel punto non è così difficile valutare ciò che risulta o meno topico nell’insieme complessivo.
E in ogni caso, nel tradurre, credo si debba dare la stessa enfasi anche a quegli indizî che poi l’autore perde per strada, proprio per riprodurre l’incompiutezza originale.
Questo nella teoria. Nella pratica è assai arduo decidere (o anche solo capire) come tradurre indizî o allusioni che non hanno trovato sbocchi…
Ovviamente, poi, c’è una differenza tra l’autore che lascia fili narrativi in sospeso perché non è in grado o non ha voglia di riallacciarli, e quell’autore che invece lascia in ombra determinate cose a fini di suggestione e atmosfera. Penso faccia una differenza anche a livello di traduzione.
Valerio ha detto:
Non ho mai letto One Piece ma mi riesce facile concordare su praticamente tutto ciò che dici, anche sul fatto che in quella frase il verbo indichi un’azione in corso. Anche se lo decidi (e ripeto, fai bene) arbitrariamente.
Il problema più grosso della traduzione precedente è che 人生を歩む ha in effetti solo il significato di “trascorrere la vita”.
Inoltre non invidio voi traduttori di fumetti. I vostri lettori sono di una pignoleria unica. Ne sia testimonianza la discussione riguardo la traduzione del primo volume di Nausicaä della Valle del Vento che ho trovato qui cercando chi fosse la traduttrice del fumetto in questione http://www.animeclick.it/notizia.php?id=22725. Discussione rigorosamente ad opera di persone che non hanno mai visto l’edizione originale.
Charles Newgate ha detto:
Che dire, grazie mille per il chiarimento ^_^
Personalmente se ti iscrivessi davvero a qualche forum per dipanare alcune questioni che vanno avanti da anni e che magari si risolverebbero davvero con poche puntualizzazioni sarei solo che contento e non la vedrei certo come spocchia.
Il rischio tuo sarebbe però di venire assaltato da una sequela infinita di domande se si scoprisse che lavori come traduttore di questa o quella serie XD
Questa frase su Barbanera era personalmente l’unica cosa che non mi era chiara del volume…citando paro paro un mio post da uno dei foru su One Piece:
“Comunque, nonostante esclusi i primi 3 ormai da un po’ non veda più il senso dei data books di One Piece devo dire che il Green l’han fatto davvero bene.
Lo Yellow era uno scempio…nuvolette vuote, editato col minimo sforzo…
Qui perlomeno vedo tutto tradotto, tutto editato, alcune traduzioni diverse da come sono nei volumi -in molti casi più sensate…che le avessero fatte anche nei volumi era meglio- alcune paro paro…ergo si son riandati a guardare i volumi vecchi cosa che mi stupisce -piacevolmente- molto.
Un bel malloppone…il prezzo non é nemmeno troppo per la bestia che é…certo, se conto quel che mi interessa del volume, e cioé i teatrini e gli schizzi… -_- direi che sono stato un pirla a prenderlo :asd:
Perlomeno di data books seguo solo One Piece.
Alcune cose però mi perplimono…ci sono alcuni errorini, non così tanti per l’amor…anche perché al posto loro io mi sarei rotto a manetta a tradurre un malloppo del genere…comunque dicevo, alcuni errorini, tipo che le navi di un buster call vengon citate come 5 e non 10 come in realtà sono etc..
Ma alcune cose appunto mi perplimono.
Esempio: Barbanera che ha “una doppia vita umana”? Ma che ‘azz vor dì? Han tradotto male? Era così nel Green originale?
In quella vignetta nel volume 45 Ace dice invece “hai girato il doppio di uno normale”…nelle scan inglesi leggo “hai vissuto il doppio di me”…e qui nel Green italiano mettono “uno come te che vive una doppia vita umana”… *_*
Che vuol dire? Se qualcuno lo sa me lo spiega per favore? Io non ci arrivo proprio su…capisco la frase di Marco sotto ma quella di Ace proprio…quale delle 3 é la traduzione giusta?”
Mi piacerebbe che tutti i fumetti gapponesi che leggo siano tradotti con tanta cura e attenzione -e direttive così attente dalla casa editrice come “vai a riguardarti i volumi vecchi e dicci e alcune traduzioni van cambiate”- e d’altronde mi son sempr eimmaginato gli svariati problemi che un traduttore possa avere…
Pensando anche solo alla questione di uno degli horcrux di Harry Potter che veniva già citato libri prima e uno non se lo può ovviamente sognare la notte.
Corregimi se sbaglio ma non é improbabile che molte volte i volumi di una serie siano affidati a traduttori diversi, che non ci sia il tempo o non ci siano i mezzi appunto per rileggersi tutto, che il traduttore in questione non sia necessariamente un super-appassionato di quel che traduce -poi se lo é melgio per lui e per i lettori- che alcune cose siano effettivamente contorte in sé.
Detto questo capita anche di leggere volumi palesemente tradotti un po’ alla buona o con scelte non particolarmente felici, quali che siano i motivi, come fu il volume 51 di One Piece, come Ultimo, come Blazer Drive…
Non sarebbe male poter avere un confronto anche solo sul sito dell’editore su certe questioni per avere dei chiarimenti dai traduttori qual’ora qualcosa non sia chiaro…e mi sa che a questo punto proverò a domandare direttamente agli editori via mail per alcuni dialoghi oscuri, al posto di mettere le mie solite domande idiote come “pubblicherete mai il Violinista di Hamelin?” (La cui risposta tanto é sempre “NO”)
Un’idea pazza sarebbe affiancare ai traduttori uno degli “esperti mondiali di una data serie/fumetto che di solito ha una memoria che sfugge l’umana comprensione” (categoria in cui contando la mia di memoria di sicuro NON rientro) così avrebbero un’enciclopedia vivente facilmente consultabile XD
I lettori sono spesso così accaniti nel loro dire -oltre per il fatto che ogni tanto esageriamo perché abbiamo il sangue caldo e tralasciando discorsi come “con quel che paghiamo i fumetti pretendiamo siano fatti da Dio” che per me lascia il tempo che trova dato che non mi paiono prezzi improponibili in media- perché capita a volte di riscontrare nelle traduzioni amatoriali una versione “migliore” o all’apparenza più sensata di quella ufficiale. Sebbene e volte sia davvero così c’é poi da vedere se la traduzione amatoriale davvero più sensata lo sia o lo sembri solo in apparenza ma certi dialoghi siano magari stati stravolti per farli “suonare bene”. Premesso comunque che la maggior parte delle traduzioni amatoriali che vedo in giro sono davvero fatte bene (tranne Hamelin…e daje XD perché il destino odia tanto questo bel fumetto?).
Se mai -come suppongo succederà- verrà fatta per esempio una edizione “postuma” di One Piece (“Perfect” o quel che é) in cui si é potuta rivedere la traduzione considerando la serie nel suo insieme sarò felice di prenderla nel frattempo per qualche piccolo o grande errore e per i cambi di traduzione successivi mi affiderò al bianchetto, come, in questo caso per correggere il balloon del volume 45 ;D
Direi che ho scritto fin troppo, grazie ancora per il chiarimento e qualsiasi intervento simile futuro sarà sempre ben gradito, almeno da me che sono uno dei pochi pazzi che corregge le cose col bianchetto.
Yupa ha detto:
Per l’iscrizione nei forum, ti dirò, ci sto pensando.
Penso potrebbe essere utile per chiarirsi a vicenda e, quindi, anche per garantire un lavoro migliore da parte mia…
Sul buster call: ho ricontrollato le tavole originali di One Piece Green, e lì è scritto (a pagina 321) che le navi utilizzate sono cinque. Mi chiedo quindi se non abbia interpretato male io la frase, eppure non mi sembra. Purtroppo non ricordo in che punto del fumetto vero e proprio venisse detto che, invece, se ne adoperano dieci…
Per rispondere a una cosa che dici, di norma gli editori, che io sappia e da quel che ho visto, cercano di affidare una serie a un solo traduttore, però può succedere che un traduttore per i più svariati motivi lasci il lavoro, se non che un editore cambi gestione (com’è accaduto per Star Comics). E nel caso di fumetti con una pubblicazione lunga anni e anni si capisce come sia difficile che a lavorarci siano sempre le stesse persone…
Lavori di traduzione affidati espressamente a persone diverse io li ho visti solo, e molto raramente, per le serie animate, in casi in cui l’editore ha già acquisita tutta la serie terminata (da 26 o 52 episodi, o quel che sono), ma ha necessità di averla rapidamente in italiano. In questi casi a coordinare il lavoro dei diversi traduttori c’è un adattatore che si occupa di armonizzare le inevitabili discrepanze che si generano tra un episodio e l’altro.
Sulle correzioni col bianchetto… preferisco non esprimermi. ^^”
Charles Newgate ha detto:
Penso che si siano sbagliati proprio in patria sulla faccenda Buster Call nel Green…sì comunque é un’inezia (tanto io appunto vado giù di bianchetto XD). Per esempio nel volume 44 si vedono le navi del Buster Call al gran completo tutte e 10. Detto viene detto svariate volte in alcuni numeri ma non ricordo esattamente dove…comunque sono 10 navi comandate da 5 Viceammiragli. Ma appunto é una sciocchezza. Il volume é curato molto bene e ne sono stato contento così ^ ^
Grazie per il tempo che dedichi a rispondere a noi maniaci XD
sommobuta ha detto:
Mi pare che Carlo qui sopra abbia già detto tutto…e mi ha praticamente “rubato” quello che avrei voluto scrivere io.
Per quanto riguarda la traduzione e l’adattamento dei volumi di cui ti sei occupato, non posso che farti i miei complimenti, soprattutto per ciò che concerne il volume 62. A parte un piccolo scambio di battute tra Rufy e Zoro che mi è sembrato un po’ incomprensibile nel primo capitolo, e l’annosa questione di adattamento Dosun/Sbam che ha fatto arricciare un po’ il naso a tutti noi (che però è legittima, per carità), era da tempo che non leggevo un volume di One Piece tradotto e adattato come comanda Iddio. 😀
Sulla questione di Barbanera…beh, non posso far altro che dire: Wow!
Yupa ha detto:
Lo scambio tra Zoro e Rufy è stato un errore sciagurato da parte mia.
In parte credo di potermi giustificare… avevo ricevuto i volumi già pubblicati in italiano, da leggermi, tre settimane circa prima di tradurre & consegnare il 62. One Piece, sino a quel momento, non l’avevo mai letto. Ho cercato di leggerlo tutto, con gran rapidità, in quelle tre settimane ma senza riuscire ad arrivare alla fine. Quindi, nel momento in cui ho tradotto il volume 62, mi mancavano ancora dei pezzi, e per questo non ho afferrato che lo scambio tra Zoro e Rufy riferivasi alle manate ursine subite da Bartholomew.
Mi fa piacere che il volume 62, così com’è risultato, sia stato comunque apprezzato, ma personalmente lo considero un lavoro che poteva essere di gran lunga migliore, dal mio punto di vista.
Ma è stato il mio primo One Piece tradotto, fumetto su cui ho dovuto costruirmi un retroterra di nozioni in tempi davvero stretti. E come quantità di nozioni sappiamo che One Piece non scherza affatto…
Col volume 63 mi pare di aver fatto un lavoro già migliore; sperando che la penseranno così anche per i lettori…
Anonimo ha detto:
– Barbanera ne può ottenere due in quanto individuo “doppio” –
con questa frase che intendi dire?
che è affetto da personalità multiple? perchè da quello che ho potuto capire barbanera quando era sotto la bandiera di barbabianca, si comportava bene, poi da quando ha visto il frutto del mare che voleva, ha cambiato la sua personalità?
poi sta cosa delle personalità multiple mi era già venuta in mente quando incontra rubber nella taverna prima della saga di skypea, sembrava una persona amichevole
poi non saprei
o ha un fratello gemello? e quindi questo legame particolare può consentire di avere due frutti del mare?
Yupa ha detto:
No, non mi riferisco a personalità multiple nel senso psicologico.
Intendo qualcosa di più concreto… è come se dentro di sé Barbanera, in qualche modo, avesse “due anime”. Una per supportare il frutto dark dark, e una seconda per i poteri del frutto gura gura, sottratti a Barbabianca. Almeno, questa è la mia idea.
Sul comportamento di Barbanera, se leggi attentamente il volume 45, ammette lui stesso che fin dall’inizio aspettava l’occasione giusta per far scattare il suo piano di scalata al potere. Quindi il suo “comportarsi bene” era soprattutto una finta…
Poi, in realtà, sì, anch’io credo che come personaggio abbia un suo lato amichevole.
Barbanera lo trovo diverso dagli altri cattivi perché non è un cattivo sadico, come può esserlo Arlong (primo esempio che mi viene in mente), che fa del male mosso dall’odio.
Però questo è un discorso che ha che fare col carattere, e che non c’entra con la faccenda della “doppia vita” e dei poteri dei frutti.
Che abbia un fratello gemello, mi sento proprio di escluderlo.
Charles Newgate ha detto:
Molti parlavano di chimerismo per Barbanera…comunque come dice Lord Kun qua sotto, lungi da me traformare il blog in una succursale delle discussioni dei vari forum su One Piece.
Concordo su Barbanera, é un bel cattivo, un sognatore, un uomo determinato nei sui obbiettivi, credo non si possa fare a meno di trovarlo simpatico per molti versi sebbne sappia essere privo di scrupoli se vuole…ma é un pirata in fondo, mica una suora ^ ^
Ivasama ha detto:
Ora dico la stronzata… Barbanera ha un frutto Zoo Zoo leggendario di tipo Cerbero ( il mitico cane da guardia dell’ Inferno). A testimonianza di ciò, ci sarebbe la sua bandiera con, appunto, tre teschi e la ferita che ha inflitto a Shanks, che ricorda molto la zampata di un animale. A questo punto, questo frutto gli consentirebbe di mangiare 3 frutti del diavolo, 1 per ogni testa. Ha quindi questo, il Gura Gura e il Dark Dark. La frase di Ace, in quest’ottica, suonerebbe come “Avendo tu la possibilità di assumere più frutti del diavolo, il tuo punto di vista sulle cose è diverso”. E’ solo un’illazione, per giunta azzardatissima, ma siamo pur sempre nel mondo dei manga! =D
Yupa ha detto:
Questa teoria del Cerbero l’ho vista circolare parecchio in rete.
L’ho trovata anche su un forum giapponese, anzi, sospetto sia proprio partita di lì.
La trovo piuttosto fantasiosa anche se affascinante.
In ogni caso Ace dice proprio “doppia vita”, e questo mal si concilia con l’ipotesi che Barbanera possa assumere i poteri di ben tre frutti.
Certo però che la sua bandiera dà da pensare.
Sappiamo che Oda non disegna a caso le bandiere dei suoi pirati… ma non è nemmeno detto che l’eventuale significato della bandiera di Barbanera sia legato ai suoi poteri. Potrebbe anche voler dire qualunque altra cosa.
Lord Kun ha detto:
Grazie della lunga spiegazione, ho molto apprezzato il lavoro che hai svolto sul Green e avere queste conferme direttamente dal traduttore ufficiale dell’edizione italiana è una soddisfazione, detto proprio da uno di quei fan che hanno un microscopio di quelli elettronici XD
Visto che ti sei interessato dell’argomento, volevo solo aggiungere che esiste una piccola, ulteriore conferma che questa che scrivi sia la traduzione corretta (ma che e’ gia’ considerata tale all’interno del fandom da anni, siamo da sempre propensi a fidarci assai poco delle traduzioni giunte finora, ahimè…): nel volume 59, capitolo 577, ultima pagina, Marco ammette che il motivo per cui sia riuscito ad ingerire due frutti senza incorrere nella morte esplosiva (che, per quanto raccontato in maniera leggendaria da Jabura, deve risultare vera, dato che in effetti tutti i fruttati posseggono un potere solo) sia in una sua particolarità fisica (traduzione che a questo punto gradirei rivista anche da te ^_^) e pone l’accento su come il resto della ciurma dovesse esserne informati.
Molti affermano che il Comandante della Prima Divisione si riferisce semplicemente alle stranezze da Rogia del Dark Dark, ma altrettanti la ricollegano direttamente al commento di Ace.
PS
Da moderatore di un paio dei forum che credo senz’altro citi, invito i compari fan qua sopra (e quelli che verranno sotto) a non trasformare questo spazio per i commento di un blog privato in un altro topic sulle stranezze di Teach: ci sono tutti i topic già aperti in cui scrivere 😛
Yupa ha detto:
No, lasciamo pure che i “compari” scrivano.
Se lascio i commenti aperti, un motivo ci sarà. 🙂
In ogni caso credo proprio che, a questo punto, prossimamente pubblicherò un post con le mie ipotesi sui poteri di Barbanera…
Bizio D. Trial ha detto:
Ti faccio i miei complimenti, innanzitutto per la tua “apertura mentale”.
Non è da tutti avvicinarsi al bacino d’utenza che usufruisce del tuo lavoro, per avere un feedback mirato a migliorarsi o addirittura ad intervenire per chiarificazioni di sorta.
Complimenti !
Per quanto riguarda la traduzione in sè, mi permetto di accodarmi al “suggerimento” di Lord Kun qui sopra: questa tua nuova e intelligente traduzione della frase di Ace credo possa cominciare ad avere una dimensione (poco) più precisa se confrontata con quella di Marco, comandante della prima divisione dei pirati di Barbabianca, nel capitolo 577.
Inoltre, come indizio “narrativo” a riguardo, c’è anche il jolly roger di Barbanera che raffigura il famoso “teschio a tre teste”…facilmente assimilabile come indizio di “multi-personalità” o anima “trina”; che comincia a corrispondere alla tua nuova interpretazione delle parole di Ace.
marco ha detto:
io vedo bene un’ ipotesi BN versione Voldemort: la sua anima risulterebbe spaccata in due a causa delle sue malefatte(l’uccisione del suo capitano in primis)…ok,magari non sarà dotato di horcrux ma con Oda non si può mai sapere :D…anima divisa in due = due frutti ingeribili
Anonimo ha detto:
E invece le hai lette le critiche per la traduzione di Five Stars Stories che ricevi addirittura su un noto forum straniero?
http://www.gearsonline.net/forum/viewtopic.php?f=29&t=2933
Yupa ha detto:
No, queste ancora non le avevo viste.
Anonimo ha detto:
E non la trovi un pò una vigliaccata andare a fare polemica su un forum straniero dove della traduzione italiana non dovrebbe importarsene nessuno? Quasi a voler far passare i messaggi in sordina e allo stesso tempo gettare infamia sull’edizione nostrana.
Yupa ha detto:
Mah.
Mi pare non sia tanto strano trovare commenti come questi in rete, succede su qualunque argomento.
Il postatore ha espresso la sua opinione in un forum aperto a tutti. Poi, se abbia ragione o meno, questo è un altro discorso.
E in ogni caso credo che gli altri partecipanti a quel forum sappiano valutare da sé commenti del genere, provenienti da un singolo lettore dell’edizione italiana.
Brook il Barbanera ha detto:
Ciao Yupa, sono un fan di lunga data di One Piece, ma soprattutto di Barbanera.
E’ il mio personaggio preferito, sin dai tempi dell’apparizione a Jaya, e sono lieto quando qualcuno riesce a chiarire dialoghi importanti come hai fatto tu in quest’occasione.
Quindi, innanzitutto, volevo ringraziarti per aver messo un bel punto su questa questione del dialogo tra Ace e Teach (perchè sono sicuro che tu ci abbia preso).
Invece ti vorrei chiedere (sfruttando la tua conoscenza della lingua e la tua posizione di traduttore ufficiale italia del manga) se potresti chiarire a noi fan della saga anche il dialogo tra Rufy, Zoro e Nami dopo aver discusso sui sogni con Barbanera, proprio a Jaya. In quel punto si è sempre dibattuto sulla frase di Rufy in risposta a Nami, che alla domanda della ragazza su chi fosse LUI (cioè Barbanera), Rufy risponde con “La domanda sarebbe – chi sono loro – ?”. Generalmente si potrebbe pensare che Rufy si riferisca alla ciurma di Barbanera, visto che poco prima li avevano incontrati nella città, ma tenendo anche in conto quanto hai scritto in questo post, oltre alle molte teorie che girano per la rete sui poteri di Teach, mi viene da pensare, così come tanti altri, che si possa esser riferito a questa doppia vita del pirata.
Il volume in questione è il 24, a pagina 183.
Ti levo pure l’eventuale rottura di andare a cercare XD
Spero tu possa risolvere questo dubbio che da anni ci strugge.
Grazie anticipatamente per tutto, per il tuo lavoro nel manga, per la cura che ci metti, per il tempo che impieghi per essere il più corretto possibile… e speriamo che gli editori lascino il più possibile dei tuoi lavori.
Un cordiale saluto
Gabriele
Yupa ha detto:
Condivido l’apprezzamento per Barbanera! Noto invece, leggendo in giro, che non sono in molti a pensarla così…
Sempre leggendo in giro varie opinioni scaturite dal mio post, ho fatto ritorno proprio a quelle tavole del volume 24… lo scambio tra Nami, Zoro e Rufy. Me l’ero dimenticato. Ricordo però che, quando lessi quel volume, in effetti non m’era risultato così immediato il riferimento di quel “loro”. Riflettendoci conclusi che, appunto, rimandasse alla ciurma di Barbanera.
Ora ho riletto il passaggio, e anche le scene circonstanti.
C’è da dire che linguisticamente non si trovano appigli per immaginare eventuali riferimenti alla “doppia vita”, e la traduzione vecchia mi pare sia sostanzialmente corretta.
Provo a ritradurre qua sotto a modo mio quelle battute (i termini qui enfatizzati lo sono anche in originale):
Nami: Ehi!!… Magari quel tizio sa qualcosa… sull’Isola del Cielo… Ma chi diavolo sarà?
Rufy: Boh… e comunque… non è un tizio…
Nami: Non è un tizio? E quindi… cosa sarebbe?
Zoro: Sono più tizî… probabilmente.
Nami: Ma cosa volete dire? Quel tizio… avrebbe dei compagni? E dove sarebbero?!
Se si vuole cercare un significato, bisogna vedere il contesto.
Dico la mia.
A sfavore della teoria della ciurma c’è questo: fino a quel momento i tre hanno avuto effettivamente a che fare solo con Doc Q, mentre Burgess l’hanno visto di sfuggita sbraitante sopra al tetto. Forse un po’ poco per capire che siano parte di una ciurma?
Però, credo che a sfavore della teoria della doppia vita ci sia un fatto con maggior peso: si può comprendere che Rufy percepisca eventuali anomalie in Barbanera. Non solo perché entrambi hanno i poteri dei frutti, ma anche perché Rufy detiene l’ambizione e, forse, ulteriori facoltà. Il problema piuttosto è Zoro: possiamo aspettarci che Zoro avverta gli eventuali misteriosi poteri di Barbanera? Non mi sembra che finora, in altre parti del fumetto, Zoro abbia mai mostrato sensibilità in tal senso. Lo troverei poco plausibile. Anzi, più il fumetto prosegue più mi pare si metta in luce la scarsa perspicacia di Zoro, inversamente proporzionale alla sua abilità colle spade.
In ogni caso, nulla è escluso.
Potrebbe essere che già questa scena si riferisca alla “doppia vita”. Io non mi sento di sbilanciarmi.
Piuttosto, vista l’occasione, segnalo una cosa.
Nel volume 25, verso la fine, quando Barbanera osserva la taglia di Rufy, nell’edizione italiana diceva: “Trenta milioni erano pochi per uno così”.
In realtà direbbe: “Con quell’ambizione, non ci credevo potesse valere trenta milioni”.
Ovviamente si tratta dell’ambizione nel senso speciale di One Piece, ma chi traduceva il volume, a quel tempo, non poteva coglierlo, e quindi l’ha preso come un termine comune.
Comunque questo significa che Barbanera già percepisce al primo incontro l’ambizione di Rufy. E che, quando nella taverna sbotta, dicendo di non credere alla taglia da trenta milioni di Rufy, non è perché troppo alta (questo sembra alla prima lettura: Oda gioca sull’ambiguità), bensì perché, come si capisce poi da quel passo del volume 25, era troppo bassa.
Brook il Barbanera ha detto:
Grazie Yupa. Eh, sì. Barbanera è parecchio disprezzato, ma si sa che di sciocchi ce ne sono tanti in giro XD.
Scherzi a parte, ti ringrazio per il chiarimento. Effettivamente come pezzo è parecchio complesso per sbilanciarsi completamente. Probabilmente non si sarà nulla dietro e ci stiamo scervellando per un pugno di mosche. Se realmente sarà qualcosa sono sicuro che quando ci sarà la tanto agognata sfida tra Barbanera e Rufy ci verrà svelato il tutto.
Per la cosa della taglia, ovviamente una volta capito cos’era l’ambizione intesa da Oda (quindi l’haki, per i puristi come me XD) la cosa per quanto mi riguarda si era chiarita da sola. Ma hai fatto bene a metterlo per iscritto, visto che è possibile che qualcuno non l’abbia mai capito, o considerato, o tanto meno se ne sia fregato fino ad ora. XD
Ti ringrazio di nuovo e a risentirci presto.
Non vedo l’ora di leggere il post che farai sui poteri del Barba!
Sayonara, Yupa-sensei!!
Gabriele
Anonimo ha detto:
ciao yupa..ho letto i tuoi articoli e le tue risposte ai commenti su one piece, e sono interessantissimi 🙂
volevo farti una domanda..so che non c’entra con one piece, ma con la traduzione dal giapponese sì, quindi ci provo e ti ringrazio se vorrai rispondere 🙂
NB: è uno spoiler di naruto!
http://www.imagebam.com/image/c52a70197281622
cosa dice nella prima vignetta, ballon in alto a sinistra? in giro su internet ci sono traduzioni contrastanti..
grazie, ciao
Yupa ha detto:
Traduco al volo l’intera vignetta… ovviamente non conoscendo il contesto (non ho mai letto Naruto) potrebbe esserci qualche imperfezione.
“Che cominci o meno una guerra…
Nel momento in cui avvenisse il colpo di stato, gli Uchiha [da quel che ho capito dovrebbe essere un clan] sono comunque destinati a finire annientati.
Compreso anche tuo fratello minore, che pure è ignaro di tutto.
Tuttavia, prima che avvenga il colpo di stato un metodo per salvare almeno tuo fratello c’è.”
…però non chiedermi più di così, visto che stiamo parlando di un fumetto che in Italia sta già venendo pubblicato, per di più da un editore con cui non ho alcun legame!
Anonimo ha detto:
grazie 😀
ti chiedo un’altra cosa (niente traduzioni però :P)…è vero che in giapponese non esiste il plurale? e se sì, se in una vignetta c’è scritto ad esempio “compreso i/il bambini/o che non sa/sanno nulla”..come ti regoli? come scegli tra singolare e plurale?
Yupa ha detto:
I termini, di per sé, non hanno plurale, però ci sono dei modi con cui chiarire se si parla di una o più persone.
Se non viene chiarito è più probabile che sia singolare.
In alternativa, è possibile capire dal contesto se si parla di una sola persona oppure no.
Ovviamente il contesto bisogna conoscerlo! Quindi se si traduce una singola vignetta isolata, il rischio di prendere un singolare per plurale o viceversa è alto…
Lo stesso discorso vale grossomodo anche per maschile e femminile, che nella lingua non sono indicati.
Anzi, forse è anche peggio, perché qui spesso gli autori giapponesi giocano sull’ambiguità, e introducono un personaggio senza dire esplicitamente se sia maschio o femmina, per chiarirlo solo più avanti.
Anonimo ha detto:
nel caso particolare cui mi riferivo, il contesto non chiarisce..infatti ci andrebbero bene entrambe le traduzioni, ma la differenza potrebbe essere importante ai fini della storia
Anonimo ha detto:
Ciao Yupa, ho trovato molto interessante questo tuo articolo riguardante la strana affermazione di Ace, non me ne ero nemmeno mai accorto prima di ora. Volevo solo sapere una cosa: hei sottolineato il fatto che nella vignetta originale ci siano i classici puntini accanto alle parole per far capire che sono importanti, probabilmente un indizio; ecco, mi chiedo se Oda è un mangaka che si ricorda sempre di spiegare tutti i misteri nascosti come questi? o è un tipo più alla “oggi mi è venuta questa ispirazione sperando di ricordarmi di spiegarla”? Lo chiedo perchè questo mistero mi ha incuriosito tantissimo, e spero che prima o poi sciolga questo dubbio.
Grazie in anticipo!
Yupa ha detto:
Ciao!
Dai volumi che ho letto finora una cosa che m’ha colpito è la chiarezza con cui Oda dipana la sua trama. A differenza di molti altri autori nipponici, sembra quasi che ti conduca per mano e, se all’inizio delle varie saghe o lungo tutta la storia, gli piace disseminare indizî, allusioni e misteri anche molto sottili, alla fine tutto verrà comunque spiegato. Il lettore non ha da preoccuparsi di tenere le cose sotto controllo, né temere di dover fare chissà quale sforzo per ricomporre l’intreccio: si occupa di tutto l’autore.
Poi questo non significa che certe idee non gli possano venire in corso d’opera, o che solo in seguito escogiti come riciclare dettagli che in precedenza avevano poca importanza. Però a me sembra tendere comunque a tenere tutto quanto sotto controllo e a non tralasciare nulla di quanto già raccontato.
Anonimo ha detto:
Grazie mille! questa notizia mi conforta molto, perchè è vero quello che dici sui misteri velati come questo, ma stavolta essendone venuto a conoscenza mi faceva piacere avere poi una spiegazione quantomeno dettagliata sulla faccenda.
Grazie ancora 🙂